LIKE A LULLABY - SHORT STORY



Il suono si ripete a ritmo regolare, dapprima lieve, superficiale, poi potente s'insinua nelle mie orecchie, echeggia in testa, si espande. Mi concentro per identificarlo, ma eccone uno nuovo, poi un altro e un altro ancora. Rumore di passi. Un ticchettio. Le pagine sfogliate di un libro. Una voce. Sì, è una voce. L'avverto chiara, si mischia agli altri suoni, li armonizza, scalpita per poi confondersi ancora. Dov'è andata? Dov'è la mia voce?

Un solletico delicato sulla fronte, la carezza tremante di una mano fredda. Eccola, è di nuovo lei, la voce che mi culla col suo alito caldo. È più vicina ora, accompagnata dal profumo delicato di fiori di campo. Una fragranza personale che mi inebria di pace con il suo sapore di dolcezza. 

No, non te ne andare! Resta con me ancora un pò e custodisci il mio sonno. 

Sono morbide le labbra che sfiorano le mie, leggere come ali di farfalla portano sole e primavera, come lo sprazzo di luce che filtra dalla finestra. Sosta sulla guancia, danza sul viso e mi solletica le ciglia. Sotto le palpebre si origina la lotta fra buio e luce. Il fastidio mi costringe a serrare gli occhi, le nuove sfumature sciolgono adagio la profondità abissale che mi avvolge. 

Percepisco il mio corpo: gli elettrodi nel petto, l'ago conficcato sul dorso della mano, i piedi freddi, la testa pesante, l'intorpidimento generale e il dolore acuto che a tratti mi strappa il respiro. Vorrei muovermi, ma i semplici meccanismi un tempo impressi nel cervello accendono scintille che si estinguono troppo presto. Mi concentro con più intensità, tuttavia non sono in grado di fare una stima del tempo occorso. Questo valore ha perso me significato. 

Osservo le sfumature diventare riflessi, colori, forme. Apro gli occhi, la luce mi acceca, le pupille  ne dosano l'intensità e scivolano in basso in un movimento stanco. Scruto l'ambiente circostante in modo scoordinato. Uno stralcio di cielo spennellato di nuvole fa capolino dalla finestra, manto di un mondo che ha proseguito senza di me. Faccio scorrere ancora lo sguardo fino a posarlo sulla fonte della mia cara voce. La brezza la porta a me così come il fresco aroma della sua pelle. Inspiro quel profumo per imprimerlo nella mente, così un'immagine subitanea appare e scompare, tanto improvvisa che la memoria l'ha già dimenticata. Non importa, perché lei è qui. Muove la sua piccola bocca, lo sguardo assorbito dalle pagine del libro che tiene in mano. 

Piccoli, sono frammenti troppo piccoli di un'immagine senza colori, senza forma, ma che lascia una scia di emozioni familiari. 

Che sapore ha un bacio che consuma l'oscurità?

Sono la tua voce, il tuo profumo e le tue labbra che hanno rischiarato questa notte. Mi immergo in questa sensazione di felicità e lo so, mi sei mancata per tutto il tempo. Mi manchi sempre, ogni singolo giorno di questa tetraggine. Ti osservo, finalmente reale davanti ai miei occhi, con i capelli castani e i riflessi dorati sciolti sulle spalle, più lunghi di quanto ricordassi. Le ciglia lunghe che vibrano ad ogni respiro, il naso imperfetto, la pelle pallida. Più pallida del solito. Sembri stanca, amore mio, tuttavia prosegui la lettura assorta per farti compagnia. 


Come ho potuto vedere i tuoi occhi scintillare nell'oscurità? Come ho potuto ascoltare i tuoi dolci battiti dentro il mio petto?

Il respiro si fa irregolare, il cuore accelera, il petto si gonfia. Sono questi i sintomi della felicità?

Ti guardo, mi piace farlo, mi è sempre piaciuto. Ti muovi senza distogliere lo sguardo dalla pagina, allunghi il braccio e afferri la mia mano. È una mano piccola, morbida e fredda, ma capace di riscaldarmi l'intero corpo fino all'anima. Mi accarezzi con delicata dolcezza muovendo le dita in un gesto involontario. Va tutto bene, amore, perché sta scendendo la pioggia calda. Umida lascia una fresca scia sulle mie tempie mentre scivola lenta dai miei occhi. Va tutto bene, amore mio, perché questa calda pioggia cancella il dolore che non ci appartiene più.

Restano solo amore e vita. 

Mi basta sapere questo: ci sono, sono vivo, sono in questo mondo vicino a te. 

Torniamo alla vita insieme.

Cullati dalla tua voce insieme. 

Sorrido nel mio cuore, e così, un pò per volta muovo le dita. Voglio stringerla questa mano così piccola dentro la mia. Voglio che tu lo sappia amore, ti sei risvegliata oggi insieme a me. 

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